giovedì 28 novembre 2013

Una notte al Costabella

Buongiorno!

Sono comparse le prime foto del mio paesello innevato. Negli scorsi giorni la neve ha fatto capolino sui monti lariani e sulle cime delle montagne in generale.
In Val di Fassa stanno per aprire gli impianti di sci e la voglia di farsi il week end bianco inizia a venire.
Io in particolare tornerei volentieri a Moena dove per ben due volte ho soggiornato trascorrendo momenti in 
tranquillità, immersa nel verde, nella natura e nel silenzio delle Dolomiti.
Sono stata al Passo San Pellegrino, un passo aperto e non particolarmente difficile da transitare anche in tempi antichi, tanto da acquistare importanza a seguito dell’inizio delle crociate, come via più rapida e sicura di collegamento tra il cuore della Germania e Venezia, città di imbarco per la Terra Santa.
Qui sorge l'Hotel Costabella di Moena, un albergo di lunga tradizione, che fa della semplicità e cordialità i propri punti di forza. 
"È la meta ideale per una vacanza dal sapore semplice, indicato per chi vuole praticare escursioni, sport invernali ed estivi abbinando la vacanza rilassante in un classico hotel di montagna a sport e benessere fisico". Così si legge sul sito e così è.

Patrizio Prandi è il titolare gestore dell'hotel, posso dire anche un nuovo amico che ho avuto modo di conoscere bene anche al di fuori del suo hotel. Un ragazzo semplice, a modo, con la passione per la sua montagna e con una particolare attenzione all'accoglienza.


Porta avanti con impegno una storia che inizia nel 1935; anni fa la sua idea era molto diversa, sognava l'estero, era all'estero, ed è tornato per dare una mano in famiglia. Forse pensava fosse un momento transitorio, ora è certo sia la sua vita. Lui vive lì e per l'hotel lavora.
La prima sensazioni che provi entrando è di calore, una sensazione data dall'arredamento e dai pavimenti in legno naturale che richiamano e si confondono con la cornice naturale delle montagne circostanti.


La seconda sensazione è l'accoglienza familiare data dal simpatico Igor che ti riceve all'ingresso e dal messaggio di benvenuto personalizzato in camera.

Igor, il vero padrone di casa


Anche l'attenzione ai dettagli ti dona una piacevole sensazione, come la fonte che porta in camera l'acqua della sorgente del San Pellegrino.


A tavola troviamo prodotti della cucina tipica trentina, anche menù dietetici e la cucina per celiaci. Un vero e proprio hotel gourmet, che con una carta di oltre 150 vini e l'utilizzo di ingredienti genuini e freschi rappresenta il naturale coronamento di una vacanza nella quiete delle Dolomiti.






Solo una cosa mi manca da testare: l'area wellness. Valido motivo per tornare!

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