martedì 3 febbraio 2015

Torta " I doni del cibo" di Alberto Rinaldi

Buongiorno!

Oggi vi porto a conoscenza di una scuola, è l'Istituto di Kinergia e l'ho scoperta per caso incontrando Alberto Rinaldi a Canzo (CO). Più che della scuola, vorrei parlarvi della loro filosofia di alimentazione.
L'Istituto ha sedi a Milano e Bassano del Grappa (VI), integra tradizione ed evoluzione in un metodo unico e innovativo, risultato di ricerche di fisica quantistica, relatività, elettromagnetismo e teoria dei campi informati. Abbiamo così un metodo ampliato che sorprende per la vastità dei campi di applicazione e per la velocità dei raggiungimenti dei risultati.
Ma cerchiamo di capire con Alberto di cosa ben si tratta.
"Ho scoperto questa scuola cinque anni fa in una fiera del benessere a Lugano, in Svizzera. Mi trovavo lì con una amica che fa la massoterapista e abbiamo assistito insieme ad una conferenza con Maria Rosa Fimmanò. Lei ha fatto da taster ad una piccola dimostrazione e siamo rimasti subito colpiti e sorpresi dagli elementi che emergevano. Ci siamo avvicinati allo stand, abbiamo scambiato due parole di informazioni e abbiamo deciso di iniziare con loro un percorso, prima in sessioni singole e poi a scuola" e continua "E' un metodo che unisce tradizioni millenarie a moderne, un metodo per trovare soluzioni in qualunque ambito della vita".
Alberto è operatore Bio Trainer, dopo aver frequentato tre anni di scuola ed aver conseguito il diploma, e ora sta frequentando gli anni aggiuntivi per diventare Solution Trainer.
"Nelle sedute è il corpo del cliente che decide cosa fare e perché, il nostro corpo è creato per vivere sano e a lungo, siamo noi che agiamo su questo".
Uno degli ambiti che tratta, come anticipavo, è quello alimentare. Il cibo è visto sotto nuovo aspetto: la scuola non consiglia diete ma una alimentazione che serve ad attrarre ciò che vogliamo. Cibarsi secondo la legge di attrazione è il principio cardine che si ricollega al fatto di dar importanza all'ascolto del nostro corpo che ci dice di cosa ha bisogno.
Il cibo è visto con nuovi occhi, è un veicolo per attrarre a noi ciò che desideriamo nella nostra vita.
"Non tutti sanno che i cibi che noi mangiamo possono darci energia ma possono anche togliercela. Se assumiamo ciò che non vogliamo spendiamo energie inutile e più del dovuto. Per questo dopo un pranzo pesante ci ritroviamo a sbadigliare ripetutamente. E' così che ogni persona ha cibi da prediligere e cibi da evitare". 
Alberto mi mostra un interessante grafico e mi spiega "ci sono le ore del giorno divise in fasce alimentari: dalle 7 alle 11 puoi assumere gli zuccheri semplici o complessi  mentre dalle 19 alle 21 è per loro il peggior momento. Dalle 19 dobbiamo lasciar spurgare il nostro corpo e dalle 23 fino alle 7 si ha il massimo momento di detossinazione. Un effetto secondario a questa filosofia è il dimagrimento, io ho perso 15 kg senza sacrifici e rinunce in pochi mesi".
La chiacchierata con Alberto trascorre lieta bevendo caffè e parlando di zucchero di Muscovado (con me sfonda una porta aperta), della sua linea di prodotti, non ancora certificati, ma biologici (sì perché lui è il pasticciere della Fabbrica di Nocciolini a Canzo, in provincia di Como, questo non ve lo avevo ancora detto), di latte di avena e lievito madre.
Mi parla del libro che ha scritto Maria Rosa Fimmanò "Risolvere le cinque ferite", libro che sto leggendo ogni sera per capire come trasformare queste ferite in vantaggi per vivere meglio. E' un testo che introduce in maniera pratica un modo di affrontare e risolvere l'ingiustizia, l'abbandono, il rifiuto, il tradimento e l'umiliazione. Un po' con arguzia ed ironia ci porta a scoprire la nostra vita.
Sono pensieri, sono filosofie, sono pratiche per vivere meglio. Le puoi provare e le puoi valutare, puoi accettare di conoscerle per capirle e per arrivare ad una tua conclusione.
Io sono rimasta affascinata dal modo di porsi e mi ritrovo in molte cose, sposo l'alimentazione che, seppur con un linguaggio diverso, corrisponde senza dubbio al mio credo ed al mio stile di vita.
A lui chiedo come gli è cambiata la vita seguendo questa alimentazione "In un modo inimmaginabile, da persona scettica che ero mi sono dovuto ricredere per la velocità in cui sono arrivati i risultati. Dormo bene la notte, mi alzo con il sorriso e raggiungo gli obiettivi che mi pongo" mi risponde.
"Ma la soddisfazione più grande è l'aver aiutato chi ha avuto problemi, le soddisfazioni più grandi me le danno loro: i clienti".
Il mio prossimo step sarà provare una seduta con lui...per poi raccontarvi cosa è emerso e analizzarla con voi.
Per ora vi lascio una ricetta che il pasticcere Alberto mi ha dato ed io, dopo averla testa, la giro a voi: una bella torta casalinga che ha come ingrediente il mio concetto di dolce sano.

Ingredienti:
2 tazze di zucchero Muscovado
2 tazze di farina farro
1 tazza di farina di grano saraceno
3 uova
1 tazza di latte di avena
1 pizzico sale 
1 cremor tartaro 
Mezzo bicchiere olio evo 
Frutta o verdura di stagione a volontà (io ho usato barbabietole e zenzero)

Procedimento:
Unire le farine, lo zucchero, le uova, il latte, il sale e il cremor tartaro, mescolare con una impastatrice.
Tagliare a pezzettini la barbabietola e grattugiare lo zenzero.
Unire all'impasto.
Infornare a 180° in forno preriscaldato per circa 40 minuti.






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