venerdì 28 aprile 2017

#MaltaChallenger: la mia sfida personale

Alla fine, la grande sfida della vita consiste nel superare i nostri limiti, spingendoci verso luoghi in cui mai avremmo immaginato di poter arrivare (Sergio Bambarén).

Non ho avuto la benché minima indecisione nell'accettare questa sfida personale.
Dall'inizio dell'anno ho svoltato a livello professionale (per l'ennesima volta) e per farlo ho dovuto svoltare anche nel mio essere. Più che svoltare direi affinare, rafforzare, rassicurare il mio Io (lavoro sempre work in progress).
Dopo yoga della risata, dopo rebirthing (di cui non vi ho ancora parlato, ma lo farò prestissimo) è giunto il momento di #MaltaChallenger, il viaggio motivazionale che mette alla prova il nostro Es per rafforzare l'Io, lo costringe a reagire con la forza del gruppo.

Luogo: Malta-Gozo
Giorni: 7
Parola d'ordine: Imprevisto-Possibilità-Towanda
Regola: Lasciarsi andare
Partecipanti: 11 donne che non si conoscono

Il tutto è stato organizzato da Stiletto Academy (che io ho conosciuto tramite Insplagenda).
Stiletto Academy, nata nel 2010 e diventata Associazione nel 2015. La sua Presidenta è Veronica Benini (aka Spora), che l’ha ideata e portata gratuitamente in tour per tutta l’Italia, incontrando migliaia di donne.
Veronica si è presto resa conto che i workshop rappresentavano molto più di un banale corso di tacchi e portamento (come era nata): la performance attirava donne alla ricerca di un momento leggero, spensierato e 100% femminile. La vera motivazione per tornare sempre era una profonda ricerca della propria autostima attraverso la femminilità.

martedì 18 aprile 2017

Origami Italiani, il nuovo concept di Chef Rubio



Chef Rubio e il suo concept sul futuro della pasta fresca al Fuorisalone di Milano: il cuoco e il designer Filippo Protasoni hanno presentato, durante la Design Week 2017, 'Origami Italiani'

Credit G.Biancofiore
Quest'anno mi sono fatta una full immersion di Fuori Salone. In una giornata mi sono concessa tutte le visite che avevo deciso di fare.
La prima è stata presso Pasta d’Autore, via Cesare Correnti 7 a Milano.
Conoscete? Beh, se non lo conoscete dovete rimediare al più presto. 
Aperto da nemmeno un anno, ma già ben avviato e con i titolari felici della scelta fatta e del riscontro avuto.
Ci sono tre generazioni a confronto a gestire l'attività: la Nonna Lucia, senza la quale tutto questo non sarebbe possibile, la figlia e il nipote Matteo.
"Mia nonna, di origini piemontesi, ha sempre cucinato molto bene. Come fa lei i ravioli al brasato (suo cavallo di battaglia) non li fa nessuno. Abbiamo pensato così di avviare un posto a Milano che offrisse un qualcosa di diverso a tavola. Noi facciamo pasta fresca ogni giorni e abbiamo ogni giorno sughi diversi che ognuno può abbinare alla pasta a suo gusto e piacimento. Per questo il locale si chiama "Pasta d'Autore", perché ognuno è autore del proprio piatto di pasta. Abbiamo circa 40 posti a sedere, ma facciamo anche take away e vendita al dettaglio. Abbiamo spostato il progetto di Rubio diventando uno dei tre attori di Origami Italiani e siamo felici di averlo fatto" così mi spiega Matteo durante la mia visita e la mia degustazioni di ravioli al brasato (sublimi).

giovedì 6 aprile 2017

Have a good time #HaveAGoodTie


Una start up nata dall’incontro di quattro professionisti del mondo del design e della finanza.
Consapevoli del fatto che la cravatta è generalmente vissuta come accessorio formale legato all’abbigliamento elegante da uomo, hanno condiviso l’idea di reinventarla. 

La cravatta.
La cravatta è maschio per antonomasia. Ma le donne la possono indossare?
Sono stata dalla mia amica Debora del negozio Penny Lu di Cernobbio (CO) a confrontarmi sull'argomento.
La tipica cravatta da donna non esiste, ma così come i pantaloni, le giacche e lo smoking, anche la cravatta può far parte dell’abbigliamento da donna, sulla quale ha un effetto particolarmente affascinante. 
A una donna basta aprire l’armadio del marito e scegliere la cravatta che preferisce. Va bene per ogni outfit. 
Le donne possono scegliere lo stesso tipo di nodo degli uomini. Spesso usano il nodo four-in-hand, il windsor o il cosiddetto piccolo nodo. 
La donna, rispetto all’uomo, ha molte più possibilità di variare nell'indossarla: nel modo tradizionale, come cintura per un pantalone, come sciarpa o come fascia per capelli. 
Può dunque piacere la nuova “HAVE A GOOD TIE” ad una donna?
Io dico di sì...guardate come si abbina bene alla giacca di Momonì in vendita da Penny Lu.

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